Pulizia e manutenzione

È obbligatoria la pulizia periodica del climatizzatore?

Per gli impianti domestici la pulizia non è obbligatoria, ma fortemente consigliata. Eseguita una volta all’anno da personale tecnico certificato, serve a mantenere efficiente il climatizzatore riducendo gli sprechi di energia e a migliorare la qualità dell’aria che respiriamo.

In che cosa consiste la pulizia ordinaria?

La pulizia ordinaria consiste nella pulizia e lavaggio delle celle dell’evaporatore e dei filtri delle unità interne con prodotti presidio medico chirurgici. Inoltre, durante la manutenzione, viene verificato il corretto funzionamento dell’impianto.

Esistono altri modi per sanificare l’impianto?

Sì, noi utilizziamo uno strumento di nebulizzazione a ultrasuoni capace di distribuire all’interno dell’impianto di climatizzazione o VMC un igienizzante che, in aggiunta alla manutenzione ordinaria, garantisce una perfetta purificazione dell’aria. Questo è possibile perché si riesce, a temperatura ambiente, a nebulizzare particelle di liquido igienizzante con una dimensione inferiore ai 5 micron, evitando così il fenomeno di condensazione, sufficientemente leggere da propagarsi in modo uniforme nell’impianto di climatizzazione o VMC.

Come funziona il filtro deodorante e il filtro alla catechina?

Il filtro deodorante è composto da particelle ultrafini di ceramica che decompongono gli odori assorbiti riducendo gli effetti ossidanti degli ioni generati. Il filtro alla catechina sfrutta l’effetto elettrostatico della catechina per trattenere le particelle inquinanti più fini.

Pompa di calore

Che cos’è la pompa di calore?

La pompa di calore è un sistema di riscaldamento/refrigerazione rinnovabile che sfrutta l’energia termica prodotta da fonti quali acqua, terreno e aria. In inverno la pompa di calore riscalda i locali prendendo dall’ambiente esterno il calore immagazzinato nell’aria, nell’acqua o nel suolo e trasferendolo all’interno dell’edificio. Nel periodo invernale, quindi, la pompa di calore raccoglie l’energia termica dai principali elementi presenti in natura, a basse temperature, e la trasferisce all’interno dei locali ad alta temperatura (di qui il nome di pompa) per ottenere il loro riscaldamento. Viceversa, in estate, grazie alla possibilità di inversione del ciclo i locali diventano il contenitore da cui la pompa, in funzione di condizionamento, preleva il calore in eccesso e lo espelle all’esterno, raffrescando gli ambienti.

IVA agevolata

Che cos’è l'IVA agevolata?

Per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio – ristrutturazione edilizia è possibile usufruire dell’aliquota IVA ridotta 10% sull’intero ammontare dei lavori. Per le prestazioni di servizi relativi a interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria realizzati su immobili residenziali, è previsto un regime agevolato con applicazione dell’IVA ridotta al 10%. Tuttavia, se l’appaltatore fornisce beni di valore significativo, l’aliquota ridotta si applica a tali beni solo fino a concorrenza del valore della prestazione lavorativa (manodopera e accessori).

Esempio: costo totale intervento € 5.300, di cui:

  • 2.300 per prestazione lavorativa (manodopera e accessori)
  • 3.000 per beni significativi (es: apparecchiature di condizionamento)

Sui 2.300 € di manodopera e accessori si applica l’IVA al 10%. Sui 3.000 € di beni significativi, si applica l’IVA al 10% sulla differenza tra l’importo complessivo e quello degli stessi beni e cioè solo su 2.300 € (5.300 – 3.000 = 2.300). Sul valore residuo (700 €) l’IVA si applica nella misura ordinaria del 22%.

Detrazioni fiscali

A quali detrazioni fiscali posso accedere installando un climatizzatore o una pompa di calore?

Detrazione fiscale del 50% – bonus casa Possono richiederla i contribuenti privati per lavori effettuati su unità immobiliari residenziali. È dedicata agli interventi di ristrutturazione edilizia e alle attività di manutenzione straordinaria più semplici, come la sostituzione o l’installazione di un climatizzatore che ha l’obiettivo di generare un risparmio energetico. È una detrazione IRPEF pari al 50% delle spese sostenute, da suddividere in 10 rate annuali di pari importo.

Detrazione fiscale del 65% – ecobonus Possono fruirne oltre che i privati anche le aziende. È dedicata agli interventi di miglioramento dell’efficientamento energetico, ad esempio per la sostituzione integrale o parziale dell’impianto di climatizzazione invernale esistente. L’efficientamento energetico va dimostrato con l’attestato di prestazione energetica (A.P.E.) rilasciato da un tecnico abilitato. È una detrazione IRPEF o IRES pari al 65% delle spese sostenute, da suddividere in 10 rate annuali di pari importo.

Detrazione fiscale del 110% – super ecobonus Possono richiederla i contribuenti privati per lavori effettuati su unità immobiliari residenziali e i condomini. È dedicato agli interventi di efficientamento energetico. Per ottenere la detrazione gli interventi nel complesso devono assicurare il miglioramento di almeno 2 classi energetiche. I lavori sono suddivisi in interventi trainanti, vincolanti per l’ottenimento del superbonus 110%, e interventi trainati, che lo raggiungono se eseguiti congiuntamente ai primi. L’installazione di pompe di calore, di ogni tipologia e anche reversibili, cioè che raffrescano oltre che riscaldare, è considerato lavoro trainante. Il salto di classe energetica va dimostrato con l’attestato di prestazione energetica (A.P.E.), ante e post intervento, rilasciato da un tecnico abilitato. È una detrazione IRPEF pari al 110% delle spese sostenute, da suddividere in 5 rate annuali di pari importo. È inoltre prevista la facoltà di cessione del credito ad altri soggetti, come istituti di credito e altri intermediari finanziari.

Come posso accedere alla detrazione fiscale del 50% e del 65%?

Per accedere alla detrazione 50% è sufficiente effettuare il pagamento con bonifico bancario o postale (anche on line) utilizzando i moduli appositi per ristrutturazione edilizia – recupero patrimonio edilizio Art.16-bis TUIR ed effettuare la comunicazione all’Enea prevista dalla legge n. 205/2017 entro 90 giorni dalla data del collaudo accedendo al portale nella pagina Bonus Casa. Successivamente bisognerà indicare nella propria dichiarazione dei redditi l’acquisto del nuovo impianto.

Per accedere alla detrazione 65% sono necessari i seguenti documenti rilasciati da tecnici abilitati

  • l’asseverazione che dimostri che l’intervento realizzato è conforme ai requisiti tecnici richiesti
  • l’attestato di prestazione energetica (APE)
  • la scheda informativa relativa agli interventi realizzati

Entro 90 giorni dalla fine dei lavori occorre trasmettere per via telematica all’Enea la documentazione. Le modalità per effettuare i pagamenti variano a seconda che il soggetto sia titolare o meno di reddito d’impresa. In particolare è previsto che:

  • i contribuenti non titolari di reddito di impresa devono effettuare il pagamento mediante bonifico bancario o postale (anche “on line”) utilizzando i moduli appositi per “risparmio energetico”
  • i contribuenti titolari di reddito di impresa sono invece esonerati dall’obbligo di pagamento mediante bonifico bancario o postale. In tal caso, la prova delle spese può essere costituita da altra idonea documentazione.

Successivamente bisognerà indicare nella propria dichiarazione dei redditi l’acquisto del nuovo impianto.

Se non faccio la comunicazione a ENEA perdo la detrazione del 50%?

La risoluzione n°46/E del 18 aprile 2019 dell’agenzia delle entrate in caso di mancata o tardiva trasmissione delle informazioni medesime, il Ministero dello sviluppo economico, con nota prot. n. 3797/2019, ha espresso l’avviso che la trasmissione all’ENEA delle informazioni concernenti gli interventi edilizi che comportano risparmio energetico prevista dal comma 2-bis dell’art. 16 del decreto legge n. 63 del 2013, seppure obbligatoria per il contribuente, non determini, qualora non effettuata, la perdita del diritto alla predetta detrazione atteso che non è prevista alcuna sanzione nel caso non si provveda a tale adempimento.

Conto termico

Che cos’è il conto termico?

Si tratta di un incentivo in conto capitale destinato ai soggetti che intendono migliorare l’efficienza energetica del proprio edificio o produrre energia termica da fonte rinnovabile. Non si tratta di una detrazione fiscale, pertanto il soggetto richiedente percepirà direttamente l’incentivo dal Gestore Servizi Energetici (GSE) con rate annuali da 2 a 5 anni o, se l’importo dell’incentivo non supera 5.000 €, in un’unica rata. L’incentivo non ha scadenza temporale.

Il nuovo Conto Termico 2.0 che cosa riguarda?

Il nuovo Conto Termico 2.0 incentiva interventi legati alla produzione di energia termica da fonte rinnovabile. È stabilito per legge che il calore prodotto dalle pompe di calore è energia termica rinnovabile. L’incentivo legato all’installazione di pompe di calore deve avvenire su edifici esistenti ed in sostituzione di sistemi di riscaldamento. Le pompe di calore devono essere ad alta efficienza e soddisfare i medesimi requisiti di COP previsti per il 65%.

Come posso accedervi?

Il soggetto responsabile, cioè colui che ha sostenuto le spese, dovrà accedere al “Portaltermico”, il sito predisposto dal GSE, entro 60 giorni dalla data di conclusione lavori ed inserire i documenti richiesti relativi agli interventi realizzati comprensivi di tutte le relazioni tecniche e fotografiche elaborate dal progettista termotecnico abilitato. Viene incentivata l’energia rinnovabile prodotta pertanto l’incentivo è legato alla potenza termica, al COP, alla tipologia dell’impianto e alla zona climatica di realizzazione dello stesso.

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